In occasione di un intervento a convegno del movimento Fides Vita (San Benedetto del Tronto, 27-10-2010), don Giacomo, tra le altre cose, fu interpellato sull’Immacolata concezione di Maria. Riportiamo la sua risposta.
Péguy dice che la risposta a tutto il moderno sta nel mistero dell’Immacolata concezione di Maria. Il mistero dell’Immacolata concezione vuol dire l’assoluta priorità dell’iniziativa di Dio: non poteva fare nulla, non poteva pensare nulla, non poteva immaginare nulla nell’istante in cui Gioachino e Anna l’hanno concepita.
Nell’istante in cui quella creatura è stata concepita, in quell’istante è stata amata, per cui è pura e carnale perché è sempre stata amata. E’ sempre stata amata! Questa in fondo è la distanza tra Colei che è sempre stata amata – e quindi è stata sempre preservata da quel non-amore che è il peccato – e noi che invece siamo nati con questa ferita, che il battesimo cancella e perdona, ma le cui conseguenze, la fragilità di questa ferita, non toglie. Il battesimo toglie il peccato, ma non toglie la fragilità che nasce dal peccato.
La prima cosa che mi viene in mente è che questa creatura è sempre stata amata. Deve essere una cosa bellissima essere sempre stata amata. E’ una cosa imparagonabile l’essere sempre stata amata. Anche per questo può liberamente amare, per usare l’aggettivo stupendo di Dante, può liberamente prevenire:
“La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fiate
Liberamente al dimandar precorre” [Dante, Paradiso, XXXIII, 16-18]
Perché è stato così per lei! Lei è stata amata senza che abbia potuto fare nulla, neppure desiderare di essere amata, perché è stata amata nel primo istante in cui suo padre e sua madre l’hanno concepita. Per questo può amare, può prevenire, prima ancora che le chiediamo di essere amati: “molte fiate liberamente al dimandar precorre”.
Lunedì primo novembre [2010] sono sessant’anni da quando Pio XII – il primo novembre del 1950 – ha definito il dogma dell’Assunzione di Maria in cielo, in paradiso, in anima e corpo. Lo ha riconosciuto nel consenso di tutta la Chiesa: se andate nell’atrio di San Pietro c’è l’elenco di tutti i vescovi, più di settecento se non sbaglio, che erano presenti in San Pietro quel 1° novembre del ’50, quando il papa ha riconosciuto il dogma dell’Assunzione della Madonna in paradiso.
[Nel proclamare il dogma] Il papa si basò soltanto sui padri della chiesa orientale, tant’è vero che ho fatto chiedere al patriarca Bartolomeo di Costantinopoli di scrivere un articolo su 30Giorni su come la Chiesa d’oriente, anche quella che non è in comunione con Roma, crede la stessa fede, perché, riguardo all’Assunzione della Madonna, per papa Pio XII, il testimone più importante della fede degli apostoli è stato San Giovanni Damasceno.
Secondo me, il dogma dell’Assunzione dice che il Signore è capace di compimento; che non solo inizia, ma è capace di compimento. Non solo inizia in maniera totalmente gratuita, prima ancora che possiamo domandare, prima ancora che possiamo pensare qualcosa… non solo inizia gratuitamente, come è stato nell’Immacolata concezione, ma quello che inizia è capace di portarlo a compimento.
Anche questo mi sembra così moderno, mi sembra così attuale, perché in fondo il tormento – per usare la parola del salmo che mi è così vicina: “questo è il mio tormento, è mutata la destra dell’Altissimo” [Ps 76] – del salmista è che il Signore promette, che il Signore inizia, ma che non è capace di portare a compimento. Questo è il tormento, la domanda del salmista stesso: “Hai fatto i miracoli, noi sappiamo i miracoli che hai fatto nel passato, ma nel presente… “.
E’ il Signore che mette sulle nostre labbra – anzi sulle labbra di Gesù [si riferisce probabilmente al passo: “Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?” ndr ] questa domanda: nel presente dove sono i miracoli? Ecco, l’Assunzione in paradiso, l’Assunzione in anima e corpo della Madonna, è il compimento – così dice anche la liturgia – è il compimento delle promesse.
Il Signore non solo è capace di iniziare, non solo è capace di destare la speranza, non solo è capace del primo incontro, ma è capace di portare a compimento quello che inizia. Non solo è stato capace di fare i miracoli, ma è capace di farli nel presente i miracoli! Il dogma dell’Immacolata concezione e quello dell’Assunzione della Madonna mi suggeriscono in maniera povera le cose come ho tentato di dire.