Rosaria, Giastin e Cosimo, tre fratellini, tutti e tre affetti da una grave quanto rara malattia genetica. “Amiotrofia Spinale di tipo Werding Hofmann” è il nome in codice che suona sentenza. Tutti e tre amati dal Signore, per privilegio gratuito, com’è proprio della dinamica, della meccanica della grazia. Una storia tutta da raccontare quella dei piccoli Gravina. Ma questo un’altra volta, quando sarà la penna a scriverla. Per oggi basta un cenno, una breve intervista nata per caso, che pubblichiamo di seguito.
Mamma Carolina è in casa quel giorno, ci hanno raccontato, e parla con un’amica insegnante. Lei, Carolina, l’avevano invitata in una scuola per raccontare la sua vita, ma soprattutto quella di quei tre bambini che vivevano e facevano vivere di leggerezza impossibile e di impossibile felicità. Una conversazione tra amiche carpita dai piccoli, così che Giastin chiede alla mamma cosa avrebbe raccontato il giorno dopo.
Carolina spiega, accenna qualcosa. Poi l’idea: che siano loro a raccontare le cose, ché la loro voce bambina ha rimandi cui lei può solo partecipare con dolcezza stupita. C’è una videocamera in casa, così l’accendono e chiedono. Un gioco, come spesso accade in quella casa, nulla di preparato. Ed è Giastin a parlare.. Le lasciamo la parola, perché non c’è nulla da aggiungere.